I principi nello Statuto dell’Università di Pisa: tra “Bildung” e “Chiesa della Ragione”

Principi Humboldt Pirsig Conclusioni

Principi

Lo Statuto dell’università di Pisa, emanato nel febbraio del 2012, è stato più volte modificato negli anni fino ad arrivare all’attuale composizione.

Il Titolo I dello Statuto riporta i principi generali che guidano l’Ateneo pisano.

santoro.it

Titolo I

Principi generali e attività dell'Università

Articolo 1

Natura e fini

1. L’Università di Pisa, di seguito denominata “Università”, è un’istituzione pubblica dotata di autonomia. Essa ha come fini l’elaborazione, lo sviluppo e la trasmissione delle conoscenze. Concorre al progresso culturale, civile ed economico del Paese.

2. Garantisce piena libertà di ricerca e di insegnamento.

3. Promuove, organizza e sostiene la ricerca. Provvede alla formazione intellettuale e professionale degli studenti e di coloro che intendono dedicarsi alla ricerca e all’insegnamento. Promuove, nell’ambito della terza missione, la diffusione dei saperi e della cultura, nonché il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze nel contesto dello sviluppo economico e culturale dei territori, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e sociale, senza concorrere mai a pregiudicare la vivibilità dei territori stessi.

4. Opera come un sistema complesso e integrato, in cui tutte le componenti concorrono al raggiungimento delle finalità istituzionali.

5. Ha piena capacità di diritto pubblico e privato, che esercita per i propri fini istituzionali. Realizza la propria autonomia scientifica, didattica, organizzativa, finanziaria e contabile nel rispetto dei principi generali fissati dalla legislazione vigente e dal presente Statuto.

6. Per il raggiungimento dei suoi fini istituzionali promuove e attiva forme di collaborazione con altre università, centri di ricerca, enti pubblici territoriali, nazionali e internazionali, istituzioni scientifiche, culturali ed economiche, di natura sia pubblica sia privata. Ai medesimi fini l’Università partecipa al Comitato Regionale di Coordinamento della Toscana.